Il tuo gatto è stressato!

Spesso durante le consulenze mi ritrovo a pronunciare la frase “il gatto è stressato…”; subito sgranate gli occhi, diventate così smarriti e così dubbiosi che riesco a leggere il vostro pensiero:

“ma se dorme e mangia tutto il giorno, che stress può mai avere…”.

Noi lo stress lo associamo alla fatica, al troppo lavoro, al sovraccarico di responsabilità e al limitato tempo libero; per questo ci sembra impossibile che i nostri amati gatti, coccolati e viziati, possano soffrire di stress.

Ma cos’è veramente lo stress?

Lo stress è un segnale generato dal nostro stesso organismo, siamo noi a produrlo, e serve al nostro subconscio per dirci che c’è qualcosa che non va e spingerci a mettere in atto strategie di coping, cioè una serie di comportamenti che servono a rimuovere il fattore scatenante dello stress o che ci permettono di adattarci a esso.

Quando siete annoiati, girate per casa in cerca di un’occupazione? La noia è un segnale di stress mentre la ricerca di un’occupazione è il comportamento di coping.

Se riusciamo nell’azione di coping lo stress è chiamato “positivo”, cioè è stress che ci ha incentivato a metterci in opera per raggiungere dei risultati, ma se la strategia fallisce il segnale di stress non cala, anzi il non potere sistemare la situazione genera altro stress dando vita a uno stato negativo che con il passare del tempo sfocia in malessere con ripercussioni anche sul fisico oltre che sulla mente.

Quindi lo stress è un segnale sempre presente nella vita di tutti gli esseri viventi, è quel segnale che ci fa compiere azioni e che ci mantiene attivi ma diventa dannoso quando si accumula e non si riesce a sfogare.

Perché un gatto si stressa?

Il gatto è un animale che si è evoluto fisicamente e mentalmente per un certo stile di vita con determinati bisogni e modi di agire; se il nostro gatto non può soddisfare i suoi stimoli e necessità secondo le sue meccaniche di coping (sviluppate nei millenni di evoluzione) non può mettere a tacere il segnale di stress, da positivo questo diventerà negativo dando come risultato comportamenti spiacevoli quali eliminazione inappropriata, aggressività, grooming eccessivo (e altri) e con il passare del tempo si generano danni al benessere dell’animale.

Quali sono i bisogni di un gatto?

  • Un gatto non deve solo mangiare e dormire, ma dovrebbe farlo assecondando la sua natura e orari.
  • Un gatto si è evoluto per la caccia, è molto importante per lui poter mettere in pratica tattiche di agguati, salti, corse, prese e mantenersi attivo e allenato.
  • Ha una socialità fatta di spazi e distanze, il rispetto di questi è importante per la sua serenità.
  • Il gatto non è solo un cacciatore ma è anche preda, questo genera in lui il bisogno di potersi nascondere e poter prevedere gli eventi della giornata per sentirsi al sicuro.
  • È un animale solitario che svolge le varie attività prima da solo e solo in un secondo momento si dedica alla socialità e al gruppo. Le interazioni non richieste danno molto fastidio (come dargli torto?).
  • Il duplice aspetto di cacciatore e preda genera nella mente del gatto un bisogno di controllo del territorio molto forte, è importante pe lui potersi muovere liberamente, osservare da varie angolazioni e altezze la casa e poter marcare in modo adeguato varie superfici per organizzare i suoi spazi.
  • Il gatto vede gli altri conspecifici come competitori, non importa se famigliari o estranei, due o più felini nello stesso territorio competono per le risorse.

Questi sono solo alcuni dei punti chiave che, se non gestiti in maniera adeguata, generano stress nel gatto.

Il tuo gatto è stressato!

Quando io, e i miei colleghi consulenti, diciamo che il gatto è stressato non vogliamo dire “poverino è affaticato e ha bisogno di una vacanza”, ma che non riesce ad accontentare in maniera efficace e duratura la sua natura da gatto, che i suoi comportamenti a noi tanto sgraditi sono il risultato di un malessere generale dovuto da vari fattori di una vita insoddisfacente e inadeguata.

Il gatto ha una vita diversa dall’umano e bisogna conoscere bene la sua etologia per eseguire un adeguato arricchimento ambientale, fornire al meglio le varie risorse e stabilire delle routine giornaliere positive. Non si tratta di viziare il gatto o di coccolarlo maggiormente, ma di rendere la sua vita più adatta alle sue esigenze, riducendo i segnali di stress così da prevenire malattie e problemi seri, migliorando la vita non solo del gatto ma di tutta famiglia.



Il tuo gatto è stressato!

Spesso durante le consulenze mi ritrovo a pronunciare la frase “il gatto è stressato…”; subito sgranate gli occhi, diventate così smarriti ...