Spesso durante le consulenze mi ritrovo a pronunciare la frase “il gatto è stressato…”; subito sgranate gli occhi, diventate così smarriti e così dubbiosi che riesco a leggere il vostro pensiero:
Noi lo stress lo associamo alla fatica, al troppo lavoro, al
sovraccarico di responsabilità e al limitato tempo libero; per questo ci sembra
impossibile che i nostri amati gatti, coccolati e viziati, possano soffrire di
stress.
Ma cos’è veramente lo stress?
Lo stress è un segnale generato dal nostro stesso organismo,
siamo noi a produrlo, e serve al nostro subconscio per dirci che c’è qualcosa
che non va e spingerci a mettere in atto strategie di coping,
cioè una serie di comportamenti che servono a rimuovere il fattore scatenante dello
stress o che ci permettono di adattarci a esso.
Quando siete annoiati, girate per casa in cerca di un’occupazione? La noia è un segnale di stress mentre la ricerca di un’occupazione è il comportamento di coping.
Se riusciamo nell’azione di coping lo stress è
chiamato “positivo”, cioè è stress che ci ha incentivato a metterci in opera per
raggiungere dei risultati, ma se la strategia fallisce il segnale di stress non
cala, anzi il non potere sistemare la situazione genera altro stress dando vita
a uno stato negativo che con il passare del tempo sfocia in malessere con
ripercussioni anche sul fisico oltre che sulla mente.
Quindi lo stress è un segnale sempre presente nella vita di tutti
gli esseri viventi, è quel segnale che ci fa compiere azioni e che ci
mantiene attivi ma diventa dannoso quando si accumula e non si riesce a
sfogare.
Perché un gatto si stressa?
Il gatto è un animale che si è evoluto fisicamente e mentalmente per un certo stile di vita con determinati bisogni e modi di agire; se il nostro gatto non può soddisfare i suoi stimoli e necessità secondo le sue meccaniche di coping (sviluppate nei millenni di evoluzione) non può mettere a tacere il segnale di stress, da positivo questo diventerà negativo dando come risultato comportamenti spiacevoli quali eliminazione inappropriata, aggressività, grooming eccessivo (e altri) e con il passare del tempo si generano danni al benessere dell’animale.
Quali sono i bisogni di un gatto?
- Un gatto non deve solo mangiare e dormire, ma dovrebbe farlo assecondando la sua natura e orari.
- Un gatto si è evoluto per la caccia, è molto importante per lui poter mettere in pratica tattiche di agguati, salti, corse, prese e mantenersi attivo e allenato.
- Ha una socialità fatta di spazi e distanze, il rispetto di questi è importante per la sua serenità.
- Il gatto non è solo un cacciatore ma è anche preda, questo genera in lui il bisogno di potersi nascondere e poter prevedere gli eventi della giornata per sentirsi al sicuro.
- È un animale solitario che svolge le varie attività prima da solo e solo in un secondo momento si dedica alla socialità e al gruppo. Le interazioni non richieste danno molto fastidio (come dargli torto?).
- Il duplice aspetto di cacciatore e preda genera nella mente del gatto un bisogno di controllo del territorio molto forte, è importante pe lui potersi muovere liberamente, osservare da varie angolazioni e altezze la casa e poter marcare in modo adeguato varie superfici per organizzare i suoi spazi.
- Il gatto vede gli altri conspecifici come competitori, non importa se famigliari o estranei, due o più felini nello stesso territorio competono per le risorse.
Questi sono solo alcuni dei punti chiave che, se
non gestiti in maniera adeguata, generano stress nel gatto.
Il tuo gatto è stressato!
Quando io, e i miei colleghi consulenti, diciamo che il
gatto è stressato non vogliamo dire “poverino è affaticato e ha bisogno di
una vacanza”, ma che non riesce ad accontentare in maniera efficace e
duratura la sua natura da gatto, che i suoi comportamenti a noi
tanto sgraditi sono il risultato di un malessere generale dovuto da vari
fattori di una vita insoddisfacente e inadeguata.
Il gatto ha una vita diversa dall’umano e bisogna conoscere
bene la sua etologia per eseguire un adeguato arricchimento ambientale, fornire
al meglio le varie risorse e stabilire delle routine giornaliere positive. Non
si tratta di viziare il gatto o di coccolarlo maggiormente, ma di rendere la sua
vita più adatta alle sue esigenze, riducendo i segnali di stress così da
prevenire malattie e problemi seri, migliorando la vita non solo del
gatto ma di tutta famiglia.